mercoledì 30 maggio 2012

L'Emilia siamo noi!!

Ieri è arrivata la seconda scossa, come 15 anni fa in Umbria, la seconda scossa è stata peggio della prima, ha azzerato letteralmente interi paesi. Paesi che conosco perché per me, in un certo senso, l'Italia inizia dall'Emilia. Lì si vive bene (non fosse per il tempo e l'infinita pianura), lì i servizi funzionano, lì ci sono le migliori scuole materne del mondo che tutto il mondo ci viene a copiare (e che le maestre della materna di mia figlia non conoscevano...), lì ci si andava, fino a qualche anno fa, ogni santo settembre, per la Festa Nazionale dell'Unità, per vedere come fare bene le cose, a riempirsi il cuore con gente che io ho sempre sentito di casa. Mi ricordo, non so, forse era proprio una Feste Nazionale, dove quelli di Carpi facevano a gara con quelli di Modena, perchè quelli di Modena devono essere sempre più bravi. Oppure, ormai 20 anni fa, il mio primo viaggio in auto con me al volante, con la mia UNO 45 carta da zucchero, lamia fida amica Alessandra, in viaggio verso la Festa di Cuore, sempre vicino Modena.
Lì, proprio a Modena, si trasferì, ormai una quindicina di anni fa, il compagno di banco di mio marito, per fare il contadino, lì la moglie ha trovato lavoro attraverso l'ufficio di collocamento. Un po' più a nord, a Parma, ero di casa, da bambina, ci si andava spesso con i miei genitori, a trovare degli amici, si mangiava il pesto (non basilico ma carne cruda di cavallo condita con sale e spezie), le michette e ci si faceva il bagno nel fiume. Si partiva presto perché poi scendeva la nebbia. Quando si arriva da Roma le 3, poi 4, forse ora sono arrivate a 5? corsie della A1 ti davano l'impressione di essere già in Europa, non più nel Terzo Mondo.
Per me quella terra è riscatto. So bene che non ci sono solo loro: 3 anni fa l'Abruzzo, prima l'Umbria e poi indietro ne abbiamo di tutto e di più, con buoni, cattivi e pessimi esempi.
E il peggio è che, sommersa dall'informazione, dal vortice di twitter che bombarda con notizie continue, poi i tg, i giornali mi sembra di esserci in mezzo a quel terremoto, parla di posti che conosco, di gente che, mi sembra di casa ed ora questo mondo è cambiato per sempre e mi sento inerme.
Mi sono attivata subito per la promozione dell'acquisto del parmigiano, ora tutto fermo sia per le nuove scosse che per la grande richiesta, ma vorrei fare di più, vorrei prendere la mia PUNTO blu e partire, aiutare a rimettersi in sesto, ma adesso sarei di impiccio.

Per quanto mi riguarda adesso posso fare questo:


(il disegno non è mio ma di Giulia (@maghetta o http://gikitchen.wordpress.com/ )

poi vedrò se è possibile organizzare altro.


venerdì 25 maggio 2012

CROSTATE - dolci per eccellenza

Era un po' di tempo che non dedicavo alla recensione dei libri della mia libreria in cucina. Eppure sono lì, allineati, ma anche no, qualcuno un po' affastellato sugli altri; questo perché è vero che ho molto spazio per ospitarli, ma è anche vero che sono aumentati in questi 13 (da quando cioè alla tenera età di 27anni sono andata a vivere con quello che poi è diventato mio marito nonché il padre della Ienetta e del piccolo Attila ;)).
E loro sono lì, ogni tanto provo a dargli un ordine, che so tematico, di frequenza di consultazione, ma dopo un po' il mio ordine implode (o meglio esplode) e sono nuovamente lì, a casaccio, faccia al muro.
E non mancano mai quelli nuovi, perché è vero che la consultazione on line è assai veloce e pratica, spesso con piatti più originali o riadattati da amanti del mangiar bene, però i libri, le pagine sporche, schizzate e macchiate dalle preparazioni, quelli sono insostituibili. Mi piacciono le foto, belle, esplicative ma non eccezionalmente rarefatte, devono essere evocative, devono riuscire a farmi sentire il profumo del piatto, la consistenza del cibo, l'accostamento magari tra due o più alimenti un po' azzardata. Ed ecco che, l'ultima volta che sono capitata in una libreria, una quindicina di giorni fa, gira gira e gira, son cascata nel reparto cucina ed uno dei primi libri che mi è balzato agli occhi è stato proprio questo:

More about Crostate. Dolci per eccellenza

di Enza Bettelli, edito da DeAgostini, con un prezzo strepitoso €9,90. Cod. ISBN 9788841872604

Le foto sono come piacciono a me, evocative ma, senza strafare. Le indicazioni, essenziali, senza troppi sbrodolamenti, ma efficaci. Gli ingredienti normali, nessuna caccia al tesoro che, per chi non vive in grandi città rifornite di ogni ben di dio, è veramente demoralizzante cercare sali rosa dell'Himalaya o del topinambur e sentirsi rispondere come se si stesse cercando il santo graal. Quindi ricette anche non conosciutissime ma assolutamente fattibili, belle foto, copertina rigida, ottima rilegatura, che dovrebbe permettere una costante consultazione senza che il libro si apra come un pollo alla diavola perdendo poi tutte le pagine, prezzo più che accessibile. Direi che è ottimo sia per chi inizia che per chi già armeggia in cucina.

E buon appetito!!

venerdì 18 maggio 2012

Crostata di fragole al mascarpone

L'altro giorno sono andata a Roma per recuperare un certificato di laurea con esami, già mi immaginavo una mattinata passata in quell'antro della strega che è la segreteria della facoltà di lettere a La Sapienza a Roma. Sta su un ballatoio, dall'entrata di viale della Regina si susseguono la segreteria di Scienze Politiche, Giurisprudenza, Ingegneria e anche Scienze Fisiche, Chimiche e Naturali. Le ricordo da sempre VUOTE, poi ti avvicinavi alla segreteria di Lettere e cominciavi a vedere sciami di persone, grappoli di studenti e dentro un girone infernale, corpi accalcati, ognuno con il suo caso: esami non registrati, tasse non pagate, bollettini persi e chi èiù ne ha più ne metta. Arrabbiature apocalittiche, mi ricordo persino di una volta che minacciai una delle impiegate di chiamare i carabinieri se non mi avesse risolto il problema (visto che era colpa loro). Mi ricordo anche l'emozione delle pratiche di presentazione della tesi, sintesi presentata su un floppy e poi quando ho ritirato il diploma. Dieci anni fa e tornare in questi posti è stato un balzo nel tempo. Però questa volta anche la segreteria di lettere era deserta, un eliminacode e la diffusione dei servizi online hanno fatto il miracolo. Gli impiegati inutili, ignoranti e saccenti invece sono sempre lì. Una certezza.
Di ritorno da questa missione romana, in attesa alla stazione termini, ho fatto un errore drammatico: sono entrata in libreria con dei soldi, dopo molto girovagare sono caduta, come Alice, nel buco dei libri di cucina. Non ho resistito. Quanto prima li recensisco, intanto, è venuta fuori subito questa crostata.

Ingredienti:
Pasta frolla
180 gr farina 00
100 gr burro
50 gr zuchero
2 tuorli
1 cucchiaino scorza di limone grattugiata

Farcitura:
250 gr mascarpone
200 gr ricotta
100 gr zucchero
200 gr fragole
Zucchero a velo

Preparare la frolla: farina, burro a pezzetti e zucchero. Tutto nel mixer o nella planetaria, poi i tuorli e la scorza di limone. mescolare bene, senza esagerare che poi il burro si scalda. Fare una bella palla, avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo per circa un'ora.
Passato il tempo, accendere il forno a 180° e mentre va a temperatura stendere la pasta, circa mezzo cm, tra due fogli di carta forno, adagiarla nella teglia che la ospiterà, pareggiarei bordi, alzare il foglio superiore e punzecchiare tutta la superficie, riposizionare il foglio e coprirlo di fagioli secchi. Infornare per 10 minuti. Togliere dal forno, eliminare fagioli & carta forno e rinfornare per altri 10 minuti. Importante: la frolla non deve essere dura perchè poi raffreddandosi si indurisce di suo.


Quando avete sfornato il guscio di pasta, a parte mescolare mascarpone, ricotta e zucchero e, una volta freddo, stendere la crema ben bene. Sopra disporre le fragole a fettine e poi corspargere (solo al momento di servire) di zucchero a velo.

P.S. questa torta la dedico ad una persona che parte, per ricominciare. Mi è venuta in mente, oltre per la chiacchierata fatta, anche perchè una volta mi chiese come facevo io la frolla e le risposi: la compro. Che bestia che sono. Buon viaggio!!!

lunedì 7 maggio 2012

CROCCHETTE DI TONNO

Era da diverso tempo che le volevo provare. Il tonno mi piace, è versatile. Lo uso anche per riempire i peperoni (un piato leggero ed assai digeribile, come no?) o le zucchine (qui va già meglio) o per farne dei pratici polpettoni ma in versione crocchetta (o polpetta che dir si voglia) ancora non lo avevo provato.
Possono essere utilizzate come antipasto (allora meglio farle più piccine) oppure come secondo, come ho fatto io.
Non occorre molto tempo, 20 minuti al massimo e ci vuole assai meno per spazzolarle.

Ingredienti per 4 persone:
180 gr tonno sott'olio
1 cucchiaio di olive verdi (che non avevo);
6 fette pancarrè (quello "cattivo", quello che come si pare si secca subito);
1/2 bicchiere di latte;
4 filetti di acciuga sott'olio;
1 cucchiaino di capperi dissalati;
4 pomodorini ciliegia (che non avevo);
2 uova;
pangrattato;
olio extra vergine;
prezzemolo

Si procede semplicemente: nel bicchierone del mixer, con le lame di plastica, sbriciolare grossolamente il pane, versare il latte e dare una prima frullata veloce, aggiungere il tonno (ben sgocciolato), i filetti di acciuga, i capperi dissalati, pomodorini, UN uovo ed il prezzemolo (sminuzzato a parte). Far mescolare ben bene, se risultasse troppo liquido aggiungere il pangrattato finchè non si crea un impasto consistente.
A questo punto far scaldare una padella capiente e versare  l'olio, meno di un dito, fiamma media al minimo.
Mentre l'olio si scalda, sbattere il secondo uovo e passarci le polpettine di tonno, per poi passarle nel pangrattato.
Quando l'olio è ben caldo (un attimo prima che inizi a fumare), adagiare le polpettine in padella, dopo 5 minuti rigirarle e dopo altri 5 minuti metterle su un piatto con la carta da cucina (per far assorbire l'olio).





P.s. si può ottenere lo stesso risultato, ma con meno calorie, cuocendole in forno. 10 minuti a 180°. E non si ha neppure l'odore di fritto in giro per casa.

Detto per inciso, sono sparite in un attimo.