mercoledì 31 ottobre 2012

Lievito e Coccole

A metà settembre, prima che iniziasse la scuola, io e mia figlia ci siamo concesse una giornata tutta nostra a Roma. Per lei, che ha quasi 9 anni, andare a Roma in treno è un po' come se mi si proponesse un weekend a Parigi.
E' abbastanza infaticabile quando si tratta di camminare. La misi alla prova quattro anni fa, andando io e lei a Londra. Abbiamo macinato chilometri anche sono entrando ed uscendo dalla metro.
Questa volta ci siamo limitate a prendere un treno regionale che in trequarti d'ora ci ha portato nel cuore della nostra Capitale.
Abbiamo gironzolato un po' a caso anche se, nella mia borsa simil - Mary Poppins, c'era la guida rossa del Touring Club, così, tanto per poter rispondere a qualsiasi domanda della piccola.
Una delle prime tappe è stata la libreria Feltrinelli all'interno della Galleria Alberto Sordi (ottima scelta per l'intitolazione ma per me, vecchia romana, rimane la Galleria Colonna).
Ci siamo lasciate trascinare dalle copertine, dai colori e dagli odori dei libri esposti ed io, alla fine, sono caduta nel settore dei libri da cucina.

Tra gli altri acquisti c'era questo, invitantissimo.

LIEVITO E COCCOLE - Rita Monastero - Felici Editore - ISBN 9788860195197 - € 13,50

Questo libro spiega in modo dettagliato tutto ciò che serve per realizzare ottimi impasti lievitati. Alla parte teorica segue una raccolta di ricette, in parte tradizionali ed in parte totalmente nuove. Purtroppo non ci sono tante foto e quelle presenti non sono strepitose. Questo sicuramente permette di mantenere il prezzo in ambiti più contenuti. Le ricette, in compenso, sono spiegate assai bene e sono tutte molto golose.


martedì 30 ottobre 2012

Torta con l'uva

Questo fine settimana mio marito è tornato a casa con una busta piena d'uva: il vicino ha delle belle piante di vite ma, come capita spesso in campagna, la produzione supera il consumo e così tutti cercano di regalare, ai vicini e non solo, ciò che non si può nè consumare nè conservare il qualche modo.
Così con l'uva, poi i cachi, a settembre i fichi.
Aprendo la busta le mie narici sono state colpite da quell'odore tipico dell'uva, soprattutto quella da vino, con gli acini piccoli, che se qualche chicco si schiaccia, ha un leggero odore di mosto. Questo profumo mi ha icordato una delle mie prime vendemmie: avevo poco più di vent'anni e, avendo sempre vissuto a Roma e non avendo i miei ascendenze contadine significative, non mi era mai capitato prima di raccogliere l'uva per farne del vino. Così, con la mia cesta scorrevo lungo i filari della vigna con le mie forbici e, con metodicità quasi svizzera, nessun grappolo sfuggiva alla raccolta e diversi finirono nella mia bocca. Un po' troppi forse perché, a fine giornata avevo dei dolori di pancia lancinanti.
E così questi grappoli neri hanno riportato alla mente, tutte assieme, questi ricordi di una ventina d'anni fa circa.
E intanto fissavo i grappoli. Cosa farne prima che i moscerini avessero la meglio?
Dopo un rapido consulto sulle mie fonti cartacee e online, questo è, secondo me ovvio il meglio che ho trovato.

Ingredienti:

135 gr zucchero
2 uova a temperatura ambiente
60 gr burro
6 cl olio extra vergine d'oliva
8 cl latte
200 gr farina
1 bustina lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina
300 gr acini piccoli uva nera
buccia grattugiata di 1 arancio e 1 limone

Accendere il forno a 175°.
Aggiungere le uova allo zucchero e mescolare finché non diventa una crema quasi bianca e spumosa. Aggiungere il burro a temperatura ambiente a tocchetti, quando è ben amalgamato unire il latte e poi l'olio.
A parte mescolare farina e lievito.
Quando l'impasto liquido è ben amalgamato aggiungere il misto di farina e lievito, bene e col calma, per evitare i grumi. A questo punto aggiungete le bucce grattugiate degli agrumi e, dopo qualche mescolata, 3/4 degli acini d'uva.
Imburrare e infarinare bene uno stampo di quelli apribili e versarvi il composto.
Infornare per 15 minuti ed aggiungere sulla superficie gli acini restanti. Infornare di nuovo per 30/40 minuti.
Controllare con lo stecchino se cotto e sfornare.
Lasciarlo freddare, se si vuole si può decorare con dello zucchero a velo.

Il profumo invade la casa, fuori c'è un bel sole luminoso anche se le temperature sono scese notevolmente e questi sapori ed odori ci stanno benissimo.











giovedì 18 ottobre 2012

Muffin e dolcetti

MUFFIN E DOLCETTI - GRIBAUDO EDITORE - € 8,90 - ISBN 9788858002322


E rieccoci con la recensione di uno dei miei libri della biblioteca della cucina.
Onestamente io cerco di resistere quando vado in libreria ma poi, se sbircio nel settore della cucina, non ci riesco quasi mai.

E questo è uno di quei casi: le foto sono belle, essenziali, senza cadere nel glamour sfrenato, che a me onestamente non piace.
Ogni ricetta copre due pagine, sulla sinistra gli ingredienti ed una descrizione ben dettagliata. Sulla destra la foto.
Il libro contiene ricette di muffin, tra i miei dolcetti preferiti, ma anche altro, tipo le girelle alla cannella o i baklava o i brownie. Insomma un gran bel panorama di dolci alla portata di tutti per un suggerimento per una merenda, una colazione o un tè un po' speciale.



martedì 16 ottobre 2012

I MIEI biscotti ai cereali...

L'altro giorno una mia amica ha postato la foto dei biscotti che aveva fatto, assomigliavano tantissimo ai Grancereali, avete presente?
Mi son sembrati buonissimi, così le ho chiesto la ricetta e lei mi ha rimandato al suo blog.

Ho dato una scorsa alla ricetta, mi sembrava proprio di aver tutto, anche se, come dire, ho rielaborato un pochino.

Buoni son venuti buoni, ma avranno qualcosa in comune con gli originali? :D

Ingredienti:

100 gr fiocchi di riso e cereali con riccioli di cioccolato
100 gr farina integrale bio
70 gr burro
80 gr zucchero
1 cucchiaino bicarbonato
1 uovo
4 gr sale

Ho inserito tutto nella planetaria con la paletta a k in acciaio. L'ho mandata al minimo per circa 2/3 minuti, finchè non si crea un'amalgama compatta.
Si lascia riposare una mezz'oretta in frigo per poi accendere il forno a 200° e mentre arriva a temperatura, stendere l'impasto tra due fogli di carta forno. L'altezza dei miei era meno di 1 cm.
Li ho infornati per 15 minuti e poi lasciati a freddare.







mercoledì 10 ottobre 2012

Pane allo yogurt

L'autunno sembrerebbe essere arrivato. Ho con tutta probabilità archiviato per quest'anno le mie infradito tedesche (mai dire mai) e quindi si può tornare a cucinare.
Rossella, oltre a recensire (e bere...) birre mi ha, non so quanto involontariamente, trascinata verso il gorgo della pasta madre. Ci avevo provato già a farla, ma è degenerata in un blob viscido e maleodorante che ha alimentato gli enzimi della mia fossa biologica. Dopo un suo post ho deciso di riprovare seguendo le indicazioni dei pastonudisti. E la cosa sta progredendo. Sembrerebbe bene. Mi spiace solo per i 300 gr circa di impasto che quasi quotidianamente raggiungono il blob maleodorante, mi sanno di spreco, ma non so cosa farci, anzi se aveste dei consigli in merito me li segno.

Tutto ciò però comporta che non panifichi più finché, magari tra un mesetto, la mia pasta madre è pronta? Ci avevo pensato, ma non sono così integralista, così ieri pomeriggio, mentre i figli facevano i compiti, ho recuperato un libro acquistato il mese scorso ed ho cercato una ricetta di pane per la serata, dopo un po' questa ricetta mi è saltata agli occhi ed eccola qui per voi.

Ingredienti:

250 gr farina manitoba
250 gr farina 00
25 gr lievito di birra
150 gr latte a temperatura ambiente
150 gr yogurt intero non dolce
8 gr sale
burro x spennellare

Premessa, sempre dopo aver letto un interessantissimo post dei pastonudisti, ho smesso di usare la manitoba, quindi per la mia esecuzione ho utilizzato:

300 gr farina integrale biologica
200 gr farina 00 biologica

Ho messo tutti gli ingredienti nella planetaria e l'ho fatta andare per una decina di minuti col gancio per impastare. Si è formata una palla abbastanza soda. Ho tolto il gancio e ho lasciato lievitare l'impasto per un'ora. Passato l'ora ho predisposto la teglia su cui avrei cotto il pane ricoprendola di carta forno, ho lavorato un po' l'impasto per sgonfiarlo e per modellarlo a pagnotta, l'ho spennellato col burro fuso e poi ho fatto dei tagli perpendicolari tra loro e l'ho lasciato lievitare per un'altra ora.
A circa 10 minuti dalla fine della lievitazione ho acceso il forno a 210° e, quando è arrivato a temperatura, ho infornato per 30 minuti circa.
Dopo la mezz'ora in forno ho verificato la cottura inserendo la lama di un coltello, ho spento il forno ed ho lasciato il pane ancora una decina di minuti nel forno spento.
In conclusione ho tirato fuori il pane, l'ideale sarebbe avere la famosa gratella che permette di freddarsi ma non di inumidirsi sul fondo, ma non ce l'ho, così mi sono arrangiata mettendolo comunque in modo che prendesse aria sia sopra che sotto.

E il risultato è stato questo:







Una crosta sottile, morbida ma non gommosa, così tutti, inclusi bambini e anziani, possono mangiarlo. Un profumo di pane per la casa che solo a sentirlo veniva voglia di mangiarlo :)

lunedì 8 ottobre 2012

Di yogurt e pranzi e cene a poco prezzo

Onestamente faccio fatica a rientrare nei ritmi di sempre.
Mi sembra che il tempo non basti mai, quando dovrei aver tempo spunta qualcosa che me lo porta via tutto.
Oggi i ragazzi iniziano i rientri pomeridiani, due volte a settimana, e quindi dovrei riuscire a farcela.
Avevo in mente questo post da qualche tempo, i libri prendevano polvere accanto al portatile ma inesorabilmente come cominciavo a far mente locale su cosa scrivere: maaammaaa, oppure il telefono, oppure mi accorgevo che era tardi e dovevo correrre a recuperare i figli a scuola, o dovevano iniziare i compiti o portarli da qualche parte, senza contare matrimoni (altrui), feste di piazza a cui avevo dato la disponibilità, o altro.
Ora ci riprovo.
Questa estate, nelle nostre vacanze un po' da zingari, girando per il sud della Francia o il nord della Spagna, ho trovato in un negozietto un paio di libri veramente interessanti. Sono in francese ma, onestamente, sono assai comprensibili.
Il primo è YAOURTS (yogurts) di Karine Tesson.
Una quarantina di ricette, corredate di foto, su come fare lo yogurt in casa aromatizzato con frutta o verdura per delle colazioni, merende o salse sane, naturali ed originali.


Se siete gourmet, se amate cucinare, invitare gli amici a casa o portare qualcosa di buono quando siete invitati, ma il vostro budget è limitato non ci sono problemi non ci sono problemi, in questo libro troverete molte ricette saporiti ed abbordabili che richiedono poco tempo, pochi sforzi e poco denaro. Alla fine del libro anche consigli su come risparmiare sugli acquisti. Insomma perfettamente in linea coi tempi.




Un paio di libri veramente interessanti ed utili. Quanto prima le devo provare.